Rivolgersi alla chirurgia estetica per vedersi belle allo specchio ormai da moltissimi anni non è più un tabù. Rifarsi il seno Roma è infatti uno degli interventi più richiesti e sono tantissime le donne che non esitano a sottoporsi ad un’operazione di chirurgia al seno per essere più belle e affascinanti. Secondo le stime dell’associazione ISAPS (Società Internazionale di Chirurgia Plastica Estetica), gli interventi di mastoplastica additiva sono al primo posto tra quelli più eseguiti su scala mondiale. Ci sono diverse motivazioni che spingono una donna a rifarsi il seno: possono essere di natura psicologica o a causa di oggettive dismorfie fisiche.
Ma quanto costa rifarsi il seno a Roma? Questa è una delle tante domande che ci si pone dopo aver valutato l’ipotesi di sottoporsi a tale intervento con lo scopo di piacersi di più quando ci si guarda allo specchio. Seppur al giorno d’oggi l’intervento di mastoplastica additiva sia uno dei più richiesti e tra i più sicuri, decidere di rifarsi il seno può non essere una scelta semplice, motivo per cui è importante un periodo intenso di preparazione psicologica all’intervento oltre alle eventuali cure. E’ assolutamente necessario inoltre rivolgersi a dei professionisti del settore, come ad esempio il dottor Piombino, miglior chirurgo plastico del seno a Roma, onde evitare brutte sorprese e soprattutto eventuali problemi di salute.
Un intervento di aumento seno eseguito a regola d’arte riesce a far ottenere alla paziente un seno bello da vedere, sempre ben proporzionato alla sua fisionomia e il più naturale possibile. L’intervento al seno si associa sempre all’ingrandimento, ma rifarsi il seno significa rimodellare, dare tono, rendere proporzionato e armonico con il resto del corpo il decolleté. L’inserimento di protesi mammarie al di sotto della ghiandola o del muscolo pettorale (valutato in base alla fisionomia della paziente) permette di ottenere un aumento del volume del seno, migliorandone la forma, la simmetria e le proporzioni.
La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia plastica al seno più comunemente conosciuto come ingrandimento del seno. Sempre più spesso le donne, giovani e anche molto giovani, sentono l’esigenza di ingrandire il proprio seno.
La mastoplastica ibrida è una tecnica chirurgica che permette di combinare la
mastoplastica additiva all’utilizzo di innesti di grasso, per una maggiore personalizzazione dell’intervento.
La mastoplastica additiva tramite trasferimento di grasso autologo è una procedura adatta alle pazienti che desiderano un aumento del seno moderato con una soluzione completamente naturale, senza corpi estranei protesici. È necessario che la paziente disponga di una quantità di grasso sufficiente per permettere un prelievo in buone condizioni.
La mastoplastica riduttiva è un intervento di chirurgia plastica, finalizzato alla riduzione e al rimodellamento di mammelle eccessivamente voluminose e ptosiche o a correggere seni di volume patologico, come le gigantomastie.
La mastopessi è un intervento di chirurgia plastica che ha lo scopo di correggere la ptosi del seno, cioè lo scivolamento verso il basso di una mammella che risulta cadente e svuotata, riportando le mammelle nella sua posizione normale.
L’intervento di breast revision è una procedura che permette di rimodellare il seno di pazienti non soddisfatte dei risultati di un intervento pregresso di mastoplastica, sia riduttiva, sia additiva.
Una delle complicanze, seppur rara, legate alla mastoplastica additiva con inserimento di protesi è la simmastia post chirurgica, nota anche come “effetto uniseno” o perdita del solco intermammario.
Le mammelle tuberose o con asimmetrie severe sono anomalie congenite dovute a un’alterazione dello sviluppo della ghiandola mammaria, caratterizzata da un aumento abnorme della distanza tra i due seni, da una evidente asimmetria tra i due solchi e da un complesso areola-capezzolo molto grande, che può arrivare ad occupare tutta la parte apicale del seno.
La mammella maschile è meno rappresentativa di quella femminile ma, in epoca puberale, adolescenziale e in età adulta, può aumentare di volume dando luogo a quella che viene chiamata ginecomastia.