La mastoplastica additiva costi Milano è sicuramente l’intervento di chirurgia estetica maggiormente praticato e richiesto, soprattutto in Italia. L’ imbarazzo del seno poco sviluppato o svuotato può disturbare non soltanto la relazione che la paziente ha col suo corpo, ma anche quella che instaura col proprio partner. L’obiettivo di chi si sottopone a questo tipo di operazione è aumentare le dimensioni del seno migliorandone la forma e ottenendo un risultato il più possibile naturale alla vista e al tatto.
Tra i diversi specialisti di chirurgia plastica, il dottor Piombino è tra i più ambiti e richiesti, sia per la sua grande professionalità ed esperienza ma anche per le apparecchiature d’avanguardia utilizzate. Scegliendo il dottor Piombino hai sempre la sicurezza di affidarti ad un professionista specialista in chirurgia estetica, iscritto all’albo e con comprovata esperienza. Oggi, a differenza di diversi anni fa i costi mastoplastica additiva Milano sono sicuramente più accessibili di un tempo. Questo parametro non pregiudica affatto il risultato finale, ma l’intento di proporre alle pazienti determinati costi mastoplastica additiva Milano significa non voler mai speculare sulle stesse, senza minimamente incidere sulla qualità dell’operato.
Un fattore chiave al fine di stabilire mastoplastica additiva Milano costi è poi la tipologia di protesi che vengono inserite nel seno della paziente. Le protesi mammarie infatti possono essere di tipo differente e per ciascuna paziente viene selezionata la più adatta a lei. La mission che porta sempre avanti il dottor Piombino non è soltanto operare nel benessere per il benessere delle donne, ma vedere una paziente soddisfatta non soltanto del risultato estetico post operatorio, ma anche del relativo costo mastoplastica additiva Milano. Resta dunque assolutamente importante non andare al risparmio finendo in cliniche clandestine ma rivolgersi sempre e solo a validi specialisti del settore, come il dottor Piombino in grado di garantire la massima sicurezza per le pazienti.
La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia plastica al seno più comunemente conosciuto come ingrandimento del seno. Sempre più spesso le donne, giovani e anche molto giovani, sentono l’esigenza di ingrandire il proprio seno.
La mastoplastica ibrida è una tecnica chirurgica che permette di combinare la
mastoplastica additiva all’utilizzo di innesti di grasso, per una maggiore personalizzazione dell’intervento.
La mastoplastica additiva tramite trasferimento di grasso autologo è una procedura adatta alle pazienti che desiderano un aumento del seno moderato con una soluzione completamente naturale, senza corpi estranei protesici. È necessario che la paziente disponga di una quantità di grasso sufficiente per permettere un prelievo in buone condizioni.
La mastoplastica riduttiva è un intervento di chirurgia plastica, finalizzato alla riduzione e al rimodellamento di mammelle eccessivamente voluminose e ptosiche o a correggere seni di volume patologico, come le gigantomastie.
La mastopessi è un intervento di chirurgia plastica che ha lo scopo di correggere la ptosi del seno, cioè lo scivolamento verso il basso di una mammella che risulta cadente e svuotata, riportando le mammelle nella sua posizione normale.
L’intervento di breast revision è una procedura che permette di rimodellare il seno di pazienti non soddisfatte dei risultati di un intervento pregresso di mastoplastica, sia riduttiva, sia additiva.
Una delle complicanze, seppur rara, legate alla mastoplastica additiva con inserimento di protesi è la simmastia post chirurgica, nota anche come “effetto uniseno” o perdita del solco intermammario.
Le mammelle tuberose o con asimmetrie severe sono anomalie congenite dovute a un’alterazione dello sviluppo della ghiandola mammaria, caratterizzata da un aumento abnorme della distanza tra i due seni, da una evidente asimmetria tra i due solchi e da un complesso areola-capezzolo molto grande, che può arrivare ad occupare tutta la parte apicale del seno.
La mammella maschile è meno rappresentativa di quella femminile ma, in epoca puberale, adolescenziale e in età adulta, può aumentare di volume dando luogo a quella che viene chiamata ginecomastia.