Oggigiorno sempre più donne, non accettando il proprio corpo, si rivolgono a chirurghi estetici per ottenere un aumento seno Milano. Tra questi spicca in assoluto il dott. Piombino, miglior chirurgo plastico del seno a Milano, i cui feedback positivi delle sue pazienti sono sinonimo di professionalità, correttezza, ed affidabilità a 360 gradi. Chi si rivolge al chirurgo per aumento del seno Milano lo fa perché non si sente a proprio agio e desidera migliorare il proprio corpo. Il dott. Piombino, dopo un’attenta visita preliminare della paziente spiegherà tutto l’iter dell’intervento (operatorio e post operatorio), consigliando le migliori protesi in base alla sua corporatura ed esponendo i relativi prezzi aumento seno Milano.
Il posizionamento delle protesi dipende, oltre dalle caratteristiche del seno, anche dai risultati che si desidera raggiungere. Le alternative sono 3.
Dopo aver individuato il tipo di protesi più adatto alla paziente, sarà compito di quest’ultima far avere al chirurgo determinati esami diagnostici (elettrocardiogramma, ecografia mammaria, ecc.) indispensabili prima di sottoporsi all’operazione. L’intervento, eseguito in anestesia generale ha una durata di circa 90 minuti e prevede per la paziente di trascorrere una notte sotto osservazione. L’operazione termina con una medicazione costituita da un reggiseno che verrà sostituito dopo qualche giorno. Durante la prima settimana, è necessaria l’assunzione di antidolorifici per alleviare il dolore, che altrimenti potrebbe essere piuttosto intenso, in particolare quando l’impianto è posizionato nella zona sottomuscolare. Qualsiasi attività sportiva dovrà essere evitata per almeno due settimane, trascorso questo periodo potrà essere gradualmente ripresa.
La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia plastica al seno più comunemente conosciuto come ingrandimento del seno. Sempre più spesso le donne, giovani e anche molto giovani, sentono l’esigenza di ingrandire il proprio seno.
La mastoplastica ibrida è una tecnica chirurgica che permette di combinare la
mastoplastica additiva all’utilizzo di innesti di grasso, per una maggiore personalizzazione dell’intervento.
La mastoplastica additiva tramite trasferimento di grasso autologo è una procedura adatta alle pazienti che desiderano un aumento del seno moderato con una soluzione completamente naturale, senza corpi estranei protesici. È necessario che la paziente disponga di una quantità di grasso sufficiente per permettere un prelievo in buone condizioni.
La mastoplastica riduttiva è un intervento di chirurgia plastica, finalizzato alla riduzione e al rimodellamento di mammelle eccessivamente voluminose e ptosiche o a correggere seni di volume patologico, come le gigantomastie.
La mastopessi è un intervento di chirurgia plastica che ha lo scopo di correggere la ptosi del seno, cioè lo scivolamento verso il basso di una mammella che risulta cadente e svuotata, riportando le mammelle nella sua posizione normale.
L’intervento di breast revision è una procedura che permette di rimodellare il seno di pazienti non soddisfatte dei risultati di un intervento pregresso di mastoplastica, sia riduttiva, sia additiva.
Una delle complicanze, seppur rara, legate alla mastoplastica additiva con inserimento di protesi è la simmastia post chirurgica, nota anche come “effetto uniseno” o perdita del solco intermammario.
Le mammelle tuberose o con asimmetrie severe sono anomalie congenite dovute a un’alterazione dello sviluppo della ghiandola mammaria, caratterizzata da un aumento abnorme della distanza tra i due seni, da una evidente asimmetria tra i due solchi e da un complesso areola-capezzolo molto grande, che può arrivare ad occupare tutta la parte apicale del seno.
La mammella maschile è meno rappresentativa di quella femminile ma, in epoca puberale, adolescenziale e in età adulta, può aumentare di volume dando luogo a quella che viene chiamata ginecomastia.